Almost Famous, quasi famosi.


2000

La storia è delle più semplici, ed è un’autobiografia del regista. Cameron Crowe da giovane infatti, come il protagonista del film, era un baby cronista del Rolling Stones, mitica rivista musicale. Il ragazzo è iniziato alla vita aggregato al tour della band rivelazione dell’anno, gli Stillwater. Capirà sulla sua pelle, che un conto è essere rock, un altro è l’estrema fragilità dei suoi beniamini.

Seppur la conclusione sia piuttosto scontata e buonista, lo svolgimento della storia convince. Gli attori sono tutti azzeccatissimi, per esempio la stessa groupie Kate Hudson era ai tempi la compagna nella vita reale del leader dei Black Crowes, oppure Frances Mc Dormand è superba nel ruolo della madre, sua la frase che determina il film : “ mio figlio è stato rapito da una rock star”.

Essendo un film sulla musica rock, la colonna sonora è ricercatissima e suggestiva, credo che valga la pena vederlo solo per ascoltare le note dei Led Zeppelin o quelle di Bowie.

Pieno di citazioni e riferimenti è perfetto per chi ama gli aneddoti, la regia è giovane e scorrevole.

è un film fatto con il cuore, e uan volta tanto Cameron Crowe non sembra il cinico prtoagonista di Jerry Maguire.

per chi non lo avesse visto ed è sotto i 40 anni, assolutamente un vuoto da colmare.

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Ho scelto questo film per due ragioni, tutte e due di carattere autobiografico, non me ne vogliate.

La prima perché quando uscì avevo 20, e questo film rappresenta secondo me l’ “american graffiti” degli anni 2000. I ragazzi a cui piace la musica, specialmente il rock, e non disdegnano qualche sano modello americano, non potranno non averlo trovato avvincente.

La seconda è che non lo vidi in sala, come spesso facevo con i titoli più interessanti, ma in quella che una volta si chiamava arena estiva, dopo aver dato diritto privato,sotto un’afa africana per la notte pisana, e a quella sera è legato un ricordo indelebile.

***

Era sera. faceva caldo sui lungarni in quella notte di luglio.

Matteo aveva da poche ore dato un esame importante, e si stava gustando il suo gelato, come premio aggiuntivo della sessione estiva.

Francesca lo raggiunse e secca gli disse: - Andiamo a vedere Almost famous, di crowe..quello di Jerry Maguire. t'era piaciuto ti ricordi? -

Matteo: - e quello di Non per soldi...ma per amore, le so tutte!

ok, che non mi va di tornare a casa, fa troppo caldo.


Lo videro e furono rapiti dalle mille citazioni di gruppi musicali,da canzoni che fanno parte della memoria collettiva da troppo tempo non ascoltate, dai biondi capelli di kate hudson lui, dal viso maschio ma dolce di billy cudrop lei.

uscirono dal cinema con un sorriso abbastanza stupido in volto, e Matteo continuava a gridare alla città (che intanto iniziava a sonnecchiare) quella frase del film, in cui il protagonista prima di fare un tuffo in piscina dai dieci metri ubriaco durate una festa, urla "amo il rock" e da sotto il resto degli invitati "buuuuuuuuu"

allora ribadisce furioso "amo il rock e sono strafatto" e allora tutti inneggiano festanti "seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee"

Francesca rideva ogni volta che Matteo si esibiva nella poco decorosa imitazione. Dal balcone si affacciò un nerboruto signore che in toscano minaccioso:

- suvvia, 'he domani sò di turno a lardarello!

Matteo: - mi scusi signore, ma AMO il rock!

signore toscano: - m'importa na sega a me.

Matteo: - amo il rock e sono strafatto

e francesca dal suo viso sorridente: -seeeeeeeeeeeeeeeeeeee

fu quella notte che nacque la leggenda del seeeeeeeeeee, e chi incontra ancora oggi Matteo di certo lo sa.

Raffio FIORE

1 commento:

  1. Voi sotto i trenta.... io avevo il mitico Robin Williams, che con il suo Yawp ha cambiato per fortuna la mia vita.
    Di Quasi famosi mi è rimasta in testa la colonna sonora, e per anni. La più bella è Something in the air, ma anche Elton John in bus, senza parlare dei Led...praticamente un bignami del rock sixties...
    La scena citata non me la ricordavo, e rido anche della vostra situazione dopocine.

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